Ridurre i costi energetici della Pubblica Amministrazione consente di limitare l'impronta di carbonio e di supportare la transizione energetica. Come e dove è possibile intervenire? Ad esempio sulla riqualificazione degli edifici, sull’efficientamento degli edifici scolastici, sull’illuminazione pubblica, sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili…
Quando si parla di Pubblica Amministrazione (PA), ci si riferisce a una vasta gamma di strutture e servizi che comprendono edifici pubblici, ospedali, scuole, illuminazione urbana e altri beni e servizi essenziali. Il consumo energetico del settore è decisamente significativo, ma esistono numerose opportunità per implementare strategie di risparmio energetico.
Riqualificare gli edifici della pubblica amministrazione
Secondo un’analisi ENEA in Italia ci sono più di 13.000 edifici di proprietà pubblica e il 60% è classificato secondo le classi energetiche E, F e G, ovvero quelle più basse e inefficienti. Queste classi indicano edifici che consumano una quantità considerevole di energia per riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, evidenziando un urgente bisogno di interventi di riqualificazione energetica.
Per riuscire a raggiungere tali obiettivi, però, è necessario attuare una strategia che parta da un’attenta valutazione dei consumi energetici, individuando gli sprechi e le carenze. In questo modo è possibile individuare le aree con maggior potenziale di miglioramento e risparmio, rapportando i costi con i benefici attesi.
Diagnosi energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione
Per attuare scelte consapevoli e investimenti proficui, il primo passo è sicuramente quello di effettuare una diagnosi energetica, finalizzata ad approfondire le condizioni degli immobili e le prestazioni, mediante un’indagine sugli stessi e la raccolta di dati e informazioni in campo.
Secondo il D.lgs. 102/2014 (Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica) la diagnosi energetica è una “procedura sistematica finalizzata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati”.
La diagnosi energetica, inoltre, è obbligatoria per la Pubblica Amministrazione nei casi di interventi di ristrutturazione, secondo quanto indicato dal D.lgs. 115/2008 e, poi, dal Decreto Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Gli interventi per ridurre i consumi energetici degli edifici
Sulla base dei risultati ottenuti con la diagnosi energetica è possibile definire delle priorità di azione, che nella maggior parte dei casi prevedono diversi ambiti di intervento:
· installare pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici e integrare altre forme di energie rinnovabili, come geotermico o eolico, può ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e abbattere i costi energetici;
· implementare tecnologie di building automation permette di monitorare e gestire in modo più efficiente i consumi energetici. I sistemi di gestione dell'energia possono fornire dati in tempo reale sui consumi, facilitando interventi tempestivi per ridurre gli sprechi;
· riqualificare gli impianti per la climatizzazione degli edifici tramite la sostituzione di quanto esistente con soluzioni tecnologiche più efficienti e moderne;
· prevedere soluzioni di illuminazione intelligente tramite sistemi di controllo e tecnologie smart che permettano un’evoluzione rispetto agli impianti più tradizionali;
· eseguire il relamping con apparecchiature LED, che assicurano efficienza energetica e maggior durata nel tempo;
· riqualificare l’involucro, sia opaco sia trasparente, con l’installazione di materiali isolanti e la sostituzione dei serramenti.
Implementare queste tecnologie non solo ridurrebbe i costi operativi per le amministrazioni pubbliche, ma contribuirebbe anche alla riduzione delle emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e risparmio energetico promossi a livello nazionale ed europeo.
Direttiva case green: gli obblighi per i nuovi edifici pubblici
La strategia europea pone un'enfasi significativa sull'efficienza energetica come strumento chiave per ridurre le emissioni di gas serra, migliorare la sostenibilità ambientale e garantire un uso più responsabile delle risorse. L’approvazione della EPBD IV, conosciuta come Direttiva Case Green, parte integrante del Green Deal Europeo, va proprio in questa direzione: gli edifici in Europa dovranno ridurre progressivamente i propri consumi energetici.
Per gli edifici residenziali è richiesta la riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035. Per la Pubblica Amministrazione tali scadenze sono anticipate: l’articolo 7 della direttiva prevede l’obbligo di emissioni zero per gli edifici di nuova costruzione di proprietà di enti pubblici a partire dal 1° gennaio 2028. Lo stesso obbligo è previsto per la generalità degli edifici, ma dal 1° gennaio 2030.
Rendere efficienti gli edifici scolastici
La riqualificazione energetica degli edifici scolastici rappresenta una strategia chiave per le pubbliche amministrazioni nel proprio percorso verso una maggiore efficienza e sostenibilità. Una riqualificazione che ha anche l’obiettivo di renderli più sicuri, salubri e funzionali. Secondo i dati del XXIII Report Ecosistema Scuola di Legambiente, l’efficientamento energetico nelle scuole è ancora molto basso e, considerando di tutti gli edifici scolastici, solo il 5,4 % si trova in classe A, mentre ben il 73% in classe E, F e G.
Come per altri edifici, anche in quelli scolastici è possibile implementare una serie di misure di efficientamento, come l'isolamento termico delle strutture, la sostituzione di impianti di riscaldamento e raffreddamento obsoleti con soluzioni più efficienti, l’installazione della ventilazione meccanica controllata per assicurare massimo comfort e salubrità dell’aria. L’installazione di pannelli fotovoltaici, di sistemi di building automation e di gestione intelligente dell'energia può ulteriormente ridurre il consumo energetico e promuovere l'uso di fonti rinnovabili.
Il controllo da remoto dell’impianto termico è sicuramente una delle soluzioni che può portare a consistenti risparmi: poter monitorare e gestire il funzionamento della caldaia e della distribuzione del calore da un lato assicura il massimo comfort e, dall’altro, riduce gli sprechi.
Illuminazione pubblica intelligente
Uno dei principali motivi per cui un’amministrazione dovrebbe investire in progetti per rendere intelligente l’illuminazione pubblica risiede proprio nel risparmio energetico e nella riduzione dei costi. Il risparmio energetico ed economico è assicurato sia dall’installazione dei LED, che rendono più efficiente il sistema di illuminazione, sia da tecnologie di smart lighting, che sono in grado di adattare la luce alle reali necessità.
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