Al giorno d’oggi la gestione efficiente dell'energia è diventata una priorità per governi, aziende e individui. Le Energy Service Company (ESCo) rivestono in questo contesto un ruolo centrale, offrendo soluzioni digitali avanzate per il monitoraggio e la gestione dei consumi energetici, sia nel settore privato che nelle Pubbliche Amministrazioni. Vediamone alcune, dall’intelligenza artificiale alla blockchain.
Energy Service Company (ESCo), quali soluzioni digitali offre il mercato?
Mentre il mondo si trova a fronteggiare la sfida della riduzione delle emissioni e del contenimento dei consumi energetici, negli ultimi anni le Energy Service Companies (ESCo) emergono come protagoniste assolute, offrendo ai propri clienti interventi integrati che spaziano dalla diagnosi alla realizzazione e finanziamento di progetti energetici. Secondo il report Electric Service Companies (ESCOs) Market Research, 2032, il mercato globale delle ESCo, valutato a 30,2 miliardi di dollari nel 2022, è destinato a crescere fino a raggiungere i 59,8 miliardi di dollari entro il 2032. Questo incremento rappresenta un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 7,2%.
Il ruolo centrale delle ESCo è stato però notevolmente potenziato dall'adozione di soluzioni digitali. Le ESCo stanno infatti sfruttando tecnologie come l'intelligenza artificiale (IA) e più in particolare il machine learning (ML), strumenti che permettono di analizzare enormi quantità di dati energetici provenienti da sensori, contatori intelligenti e sistemi di monitoraggio. Queste tecnologie possono identificare modelli di consumo energetico inefficiente, che sarebbero difficili da individuare manualmente, e prevedere i picchi di consumo attraverso l'uso di algoritmi predittivi complessi come le reti neurali profonde e i modelli di apprendimento supervisionato. Le ESCo utilizzano queste previsioni per ottimizzare il consumo di energia, riducendo i costi e migliorando l'efficienza operativa degli impianti industriali e dei sistemi HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning). Per esempio, un sistema HVAC può essere ottimizzato regolando in tempo reale la temperatura e la ventilazione per rispondere alle variazioni climatiche e alla presenza di persone, minimizzando così i tempi di inattività e massimizzando l'efficienza energetica.
Cloud computing, gestire l’energia sulla “nuvola”
Un'altra tendenza significativa è l'adozione di piattaforme di gestione energetica basate su cloud, che consentono alle ESCo di monitorare e gestire i consumi energetici in tempo reale da qualsiasi luogo, utilizzando una rete centralizzata e accessibile da remoto. Queste piattaforme aggregano e presentano in un formato unificato e facilmente analizzabile dati provenienti da una varietà di fonti, inclusi sensori IoT (Internet of Things), contatori intelligenti e sistemi SCADA ((Supervisory Control and Data Acquisition), cioè quei sistemi software e hardware utilizzato per monitorare e controllare processi industriali e infrastrutture critiche. Questi sistemi sono ampiamente utilizzati in settori come l'energia e il trattamento delle acque reflue.
La gestione in cloud offre inoltre la possibilità di integrare facilmente nuove tecnologie e di applicare aggiornamenti software senza la necessità di interventi fisici, aumentando così la flessibilità e la rapidità nel rispondere alle esigenze energetiche dei clienti. Un esempio pratico è l'uso di queste piattaforme per ottimizzare il consumo energetico in edifici commerciali. In questo modo i dati raccolti in tempo reale possono essere utilizzati per regolare automaticamente l'illuminazione e i sistemi di climatizzazione, riducendo i costi operativi e migliorando l'efficienza energetica.
Certificati di origine, smart contracts e comunità energetiche: il ruolo della blockchain
Nel settore energetico, la tecnologia blockchain sta invece guadagnando terreno grazie alla sua capacità di garantire tracciabilità e trasparenza nelle transazioni energetiche. Le ESCo utilizzano la blockchain per creare registri delle transazioni energetiche, facilitando la gestione delle energie rinnovabili e dei certificati di origine, come i Renewable Energy Certificates (REC). Questi registri permettono di tracciare l'origine e la quantità di energia prodotta e consumata, garantendo che l'energia rinnovabile sia realmente utilizzata e contabilizzata. Inoltre, la blockchain facilita l'implementazione di smart contracts, contratti autoeseguibili che automatizzano la compravendita di energia e la gestione delle microgrid (o microrete), migliorando l'efficienza operativa e riducendo i costi amministrativi. Un'applicazione riguarda la gestione di una microrete in una comunità energetica, dove gli smart contracts regolano automaticamente la distribuzione dell'energia prodotta da pannelli solari tra i vari membri della comunità, garantendo una distribuzione equa e trasparente.
Pubbliche Amministrazioni: dall’illuminazione pubblica agli edifici demaniali
Le ESCo non servono solo il settore privato. Le Pubbliche Amministrazioni sono infatti tra i principali beneficiari delle soluzioni ESCo, specialmente per quanto riguarda l'ottimizzazione dei consumi di energia per l'illuminazione stradale e per gli edifici demaniali. L'illuminazione pubblica rappresenta una delle aree di intervento più significative, non solo per la qualità della luce e per la sicurezza stradale. Queste soluzioni possono includere l'installazione di sistemi di illuminazione a LED ad alta efficienza energetica, che riducono drasticamente i consumi rispetto alle tecnologie tradizionali. Inoltre, le ESCo possono implementare sistemi di controllo avanzati e adattivi, come sensori di movimento e di luminosità, che regolano automaticamente l'intensità luminosa in base alle condizioni ambientali e al traffico pedonale. Questo non solo ottimizza l'uso dell'energia, ma prolunga anche la vita utile degli impianti.
Per la pubblica amministrazione gli interventi non si limitano all'illuminazione pubblica; essi includono anche soluzioni mirate per monitorare e ridurre i consumi energetici negli edifici pubblici. Un aspetto di fondamentale importanza, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore della cosiddetta Direttiva Case Green (Energy Performance of Buildind Directive, EPBD). Dal 1º gennaio 2028, in Unione Europea tutti i nuovi edifici di proprietà pubblica, residenziali e non, non potranno generare emissioni in loco da combustibili fossili. Questa regola si estenderà a tutti gli altri nuovi edifici dal 1º gennaio 2030, con possibilità di esenzioni specifiche. La direttiva riveduta introduce inoltre nuove disposizioni mirate a eliminare gradualmente l'uso di combustibili fossili per il riscaldamento degli edifici e a favorire l'adozione diffusa di impianti solari, tenendo conto delle specifiche circostanze nazionali.
Anche in questo caso, l’analisi avanzata dei big data offre alle ESCo l'opportunità di utilizzare una vasta quantità di dati per migliorare la pianificazione energetica. Questo processo consente di prevedere i consumi futuri, modellare il fabbisogno energetico, identificare inefficienze e implementare soluzioni correttive mirate. Inoltre, supporta l'ottimizzazione della generazione e distribuzione dell'energia, specialmente in reti energetiche complesse, migliorando complessivamente la gestione delle risorse energetiche. Ad esempio, l'uso di tecniche di machine learning per analizzare dati di consumo storico e previsioni meteorologiche consente alle ESCo di ottimizzare la produzione di energia rinnovabile come solare ed eolica, garantendo disponibilità energetica quando e dove più necessaria e riducendo l'uso di fonti fossili e le emissioni di carbonio.
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