La smart home offre la possibilità di implementare nuove componenti del sistema anche in un secondo momento e abbraccia ogni aspetto di un’abitazione. Per questo è importante progettare l'impianto elettrico connesso ai sistemi smart, affinché sia aperto alle necessità future di ogni contesto abitativo, seguendo i giusti step per un risultato a regola d'arte.

Nella smart home wifi, riscaldamento, intrattenimento, sicurezza e tutte le altre funzioni sono interconnessi. Per progettare l’impianto elettrico è quindi necessario conoscere tutte le caratteristiche, i bisogni dei suoi abitanti e le necessità che potrebbero emergere in futuro.

Ad esempio, un domani potrebbe servire uno studio per lo smart working, magari nella camera del figlio andato a vivere da solo. Oppure c’è in previsione di dedicare due stanze a un’attività di Bed & Breakfast.

Più si è in grado di prevedere queste necessità, più l’impianto di una casa intelligente potrà soddisfare le specifiche esigenze dell’abitazione.

Per farlo, è molto utile porsi alcune domande sul proprio progetto di smart home:

● Dove verranno posizionati elettrodomestici, televisore e gli altri dispositivi smart nelle singole stanze, una volta arredate?
● C’è necessità di avere più di un quadro di controllo, o l'impianto può essere centralizzato e fare capo a un solo quadro?
● Qual è la distanza massima tra i dispositivi e il punto di alimentazione più vicino?
● Che dispositivi smart verranno installati? E quanti sono?
● Di che tipologia di cavi necessitano i dispositivi scelti?
● I dispositivi da installare hanno bisogno anche di essere alimentati dalla corrente? Con che requisiti?
● In futuro ci sarà bisogno di ampliare il sistema di smart home?

Tutte queste domande sono fondamentali, perché un impianto di smart home realizzato da zero può prevedere l’integrazione di tutte le funzioni della casa tradizionale. L’impianto elettrico e di climatizzazione, gli allarmi e la videosorveglianza, la rete internet, l’irrigazione e così via.

Una volta deciso quali componenti dell’abitazione vogliamo integrare nel sistema smart e quali sono le specifiche esigenze, si può effettivamente progettare l’impianto con un software di progettazione elettrica, posare il cablaggio e installare i componenti.

Questi sono simili e complementari a quelli dell’impianto elettrico tradizionale. In quest’ultimo sono presenti scatole da incasso, quadri elettrici, scatole di derivazione e via dicendo; nell’impianto della smart home si segue un principio simile, posando a fianco dell’impianto elettrico le pulsantiere, i termostati, gli attuatori, i sensori necessari ai rilevamenti e al monitoraggio dei carichi elettrici.

Un impianto cablato di questa portata offre possibilità di personalizzazione elevate, ma richiede naturalmente interventi murali molto invasivi. Ecco perché si cerca di prevedere tutte le necessità e di realizzare gli impianti in fase di ristrutturazione o costruzione dell’immobile.

Dove non è possibile intervenire con modifiche ai muri, corre in aiuto la flessibilità delle componenti smart in modalità wireless. Non solo dispositivi, ma anche prese di corrente, interruttori adesivi e quadri di controllo che comunicano a distanza senza bisogno di connessione via cavo.

In questo modo non è necessario un impianto elettrico connesso a tutte le funzioni smart, che possono arricchire gli ambienti con interventi minimi e poco invasivi.

Naturalmente queste funzioni offrono limiti nella personalizzazione degli ambienti, ma possono dare nuova vita e alzare il valore degli spazi senza richiedere investimenti elevati, soprattutto in ambienti di interesse storico o con interni di design particolarmente pregiati.

Due soluzioni che aumentano la vivibilità delle case e aiutano a contenere i consumi, offrendo entrambe la possibilità di godere di soluzioni innovative e in linea con le esigenze moderne.